Messaggero Veneto - 17 marzo 2009

 

Applaudito concerto in sala Madrassi nel ricordo del musicologo Renato della Torre.

 

Music Academy via friulana al jazz.

 

UDINE.  Con il commosso ricordo di Marco Maria Tosolini della figura umana e professionale del musicologo, docente, musicista e giornalista Renato della Torre,è cominciato quello che è stato un concerto piuttosto atipico per il nono appuntamento della ottantasettesima stagione degli Amici della Musica, in un’a affollatissima sala Madrassi. Era di scena, infatti, la Music Academy jazz Combo (nella foto) formata dalla cantante Lorena Favot, dal clarinettista e ssofonista Lorenzo Marcolina, dal batterista Marco Maria Tosolini, dal pianista Vito Leonardo Tritto e dal contrabbassista Paolo Viezzi. La Music Academy jazz Combo presenta una relazione stimolante fra linguaggio jazzistico di alcuni grandi autori della musica afroamericana (autori come, a esempio, Duke Ellington, Dizzy Gillespie, Charlie Mingus) e di autori della regione, quali Daniele Zanettovich, Piergiorgio Caschetto, Marco Sofianopulo, Leonardo Vito Tritto e Flavio Miani. Un programma che potremmo definire sincretico, possibile grazie all'’elevato spessore tecnico della compagine che permette ai componenti performances di alto livello.

Si è cominciato con una Woodin ’ you di Dizzy Gillespie che ha scaldato subito l'’ambiente e fatto da introduzione al ricordo dell'’amico Renato della Torre

di cui si diceva in apertura. Dopo il ricordo e la presentazione del concerto, si è riattaccato con Céline di Daniele Zanettovich e la splendida Take the “A ”train di Duke Ellington, durante i quali non si è potuto fare a meno di ammirare l’'estro degli strumentisti che alternavano alle parti d’'insieme le loro improvvisazioni secondo uno schema ben riconoscibile (sax o clarinetto, pianoforte, batteria e contrabbasso). Al gruppo che finora era stato solo strumentale, si è aggiunta quindi la splendida voce di Lorena Favot che non ha trascurato di infarcire il gruppo di canzoni presentando Bye bye blackbird

di Joe Enderson, Good bye pork pie hat di Charles Mingus e QxP di Piergiorgio Caschetto; edi improvvisazioni che hanno dell'’incredibile per l'’estensione usata, per la qualità dei suoni prodotti con emissioni e tecniche che sconfinano spesso e volentieri nella musica sperimentale contemporanea. Le osservazioni fatte a proposito della Favot valgono

naturalmente anche per gli altri componenti della Music Academy jazz Combo. Non si può fare meno, infatti, di ammirare le improvvisazioni al sax o al clarinetto di Lorenzo Marcolina, musicista che tiene la scena con grande sicurezza e autorevolezza, o la precisione ritmica di Marco Maria Tosolini, vero motore ritmico della compagine assieme al suo alterego, il bravissimo bassista Paolo Viezzi, tutti bene amalgamati dal grande estro armonico di Vito LeonardoTritto, pianista di grande tecnica e versatilità. Il gruppo è riuscito cosí a conquistare il favore di un pubblico abituato a ben altre sonorità, che ha accompagnato con continui applausi le improvvisazioni individuali e tributato al complesso calorosi applausi finali.

 

Sergio Zolli